Il Levanto Music Festival Amfiteatrof ha un suo stile particolare, che ci motiva a fare scelte musicali ben ponderate. Se infatti uno dei presupposti della rassegna è quello di offrire al nostro pubblico estivo qualcosa di piacevole, in linea con la bellezza naturale che ci circonda e con il clima di vacanza, restiamo però consapevoli che un piacere intellettuale ha bisogno di partecipazione e di curiosità. Non abbiamo quindi paura di offrire stimoli originali e nuove prospettive d’ascolto e abbiamo disegnato il cartellone con l’intenzione che fosse innanzitutto vivo e cangiante, anche in un anno difficile e ancora carico di incertezze come questo 2021.
Accanto a musicisti di consolidata fama internazionale come Pietro De Maria, Bruno Canino o Enrico Baiano, ai quali chiediamo comunque un progetto in sintonia con le scelte del Festival, invitiamo giovani musicisti e proposte sperimentali senza barriere di genere. Ci piace sentire l’energia, la professionalità e le motivazioni dei nostri musicisti, sicuri che questo sarà il valore più alto e lo stimolo più forte che possiamo trasmettere al nostro pubblico.
Dalla musica del Settecento napoletano alla sperimentazione più avanzata, dal récital di pianoforte al cantautore, dal repertorio corale sacro e profano al klezmer, dal quartetto classico alla tradizione genovese, il cartellone inserisce in luoghi scelti con cura esperienze musicali sempre diverse.
I giovani sono protagonisti, a cominciare da quelli dell’Ottetto d’Archi “Paganini”, nato dall’esperienza dell’Orchestra Giovanile Regionale, per proseguire con il Genova Vocal Ensemble e soprattutto con un laboratorio che abbiamo immaginato a conclusione del Festival e che abbiamo chiamato “Cello & Friends”: qui il violoncello passerà idealmente dalle mani di Massimo Amfiteatrof a quelle di musicisti molto giovani per esprienze che non saranno solo di ascolto, ma anche di partecipazione diretta. E col violoncello saranno disponibili anche altri strumenti, da conoscere e da provare, come tromba, clarinetto, pianoforte, percussioni e molti altri.
Sedi del Festival sono la Chiesa di Sant’Andrea, storica culla delle iniziative “Amfiteatrof”, la Loggia medievale e la Piazzetta della Compera, luoghi suggestivi per l’ascolto musicale en plein air. Qui avranno luogo i concerti più colorati e festosi, come quelli di Ziganoff, di Bellanöva e di Max Manfredi.
Nel cartellone anche due spettacoli originali nati per il Festival, nei quali sono impegnati in prima persona i due Direttori artistici, a testimonianza di una scelta di vitalità e di sperimentazione. Fausto Cosentino mette in scena uno spettacolo musicale nato dall’ironia surreale di Erik Satie, mentre Tiziana Canfori dà vita, insieme al soprano Mirella di Vita e all’artista Simone Fareri, a un’interpretazione “a tre chiavi” della ponderosa Winterreise di Schubert.
Siamo convinti che la musica sia vita, azione e coinvolgimento, non solo contemplazione.
Per questo, intorno ai quindici concerti del cartellone principale nasce una fitta rete di incontri pomeridiani, che abbiamo chiamato “Incontri, confronti, contorni e dintorni”. Sono appuntamenti che riprendono i fili del Festival: il violoncello, i giovani, i mestieri della musica, i rapporti fra le arti… Fra gli incontri, con musica dal vivo, anche l’occasione per conoscere chi scrive la musica dei videogiochi o chi fa convivere nella sua esperienza la musica elettronica e la sperimentazione scientifica.
La musica è anche questo: è mestiere, è ricerca, è sfida e soprattutto è comunicazione continua.
T.C.