NOA

Con radici ed educazione che abbracciano Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini aka Noa, è una cantante, autrice di canzoni, poeta, compositrice, percussionista, oratrice, attivista e madre di tre figli.

Insieme al suo collaboratore musicale di lunga data Gil Dor, musicista affermato e co-fondatore della Rimon School of Music, Noa ha pubblicato 15 album internazionali e ha onorato molti dei palcoscenici più importanti e prestigiosi del mondo come la Carnegie Hall e la Casa Bianca e si è esibito per tre Papi. È stata guidata da Pat Metheny e Quincy Jones e ha condiviso il palco con leggende come Stevie Wonder, Andrea Bocelli e Sting.

Oltre alla sua prolifica attività musicale, Noa è considerata la più eminente sostenitrice culturale di Israele del dialogo e della convivenza, la sua “Voce della Pace”.

Tra i suoi numerosi riconoscimenti c’è Commander of Order of Merit of the Republic, uno dei più alti onori italiani, Pilgrim of Peace from The Franciscan order in Assisi (assegnato in passato a Bill Gates e Madre Teresa), e il Christal Award from the World Forum economico. Noa è il primo ambasciatore di Israele presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ed è attivo come membro del consiglio e difensore pubblico di una ventina di organizzazioni per i diritti umani e la pace in Israele e all’estero.

Online dal 19 marzo, su tutte le principali piattaforme digitali, in audio e video, il secondo singolo di Noa, tratto dall’album Afterallogy, in uscita il prossimo 30 aprile. Il brano che la cantante interpreta insieme al suo storico chitarrista Gil Dor è Oh, Lord!, su testo di una significativa poetessa e scrittrice israeliana, Leah Goldberg.

“Si tratta di un bellissimo poema che io e Gil abbiamo amato istintivamente – afferma Noa – Un brano davvero originale, non solo nei versi ma nella sua evoluzione narrativa: la poetessa è seduta in un jazz bar e incontra nientemeno che Dio! All’inizio non le sembra diverso dagli altri ma poi resta incredula quando lui si presenta e le dice di essere venuto per chiedere scusa al genere umano, e ha scelto per farlo proprio quel tipo di posto. Gil ha iniziato a comporre questo brano molti anni fa con lo stile di Duke Ellington e si è scelto, per il testo, di interpretarlo in lingua ebraica, perché, in quanto israeliani, siamo generalmente molto fieri dei nostri poeti, e delle nostre poetesse in particolare, e Leah, che ha scritto queste parole negli anni Trenta, riesce tuttora a dimostrare la sua attualità anche ai nostri giorni, comunicandoci l’essenza della sua opera. La bellezza della sua scrittura riesce a interfacciarsi con qualsiasi radice culturale e ci è sembrato interessante farla incontrare in un brano condito di stili e generi musicali differenti trasportandolo nel cuore delle nostre stesse origini linguistiche.”

https://www.blogdeimusicisti.it/2021/05/afterallogy-il-nuovo-albun-di-noa/

Maggiori info su: https://www.afterallogy.net/