Kaliage

Il nome KALIAGE deriva dalla contrazione della frase “Age of Kalì”. L’Era di Kalì è intesa come l’’Era oscura e viene menzionata nelle scritture vediche come Kalì Yuga, ossia l’arco temporale corrispondente al periodo attuale. Essa viene descritta come una lunga epoca portatrice di perversione, distruzione, morte e devozione verso falsi dei e speranze ingannevoli. Essa è il ciclo finale di una serie, in cui tutto viene distrutto per essere ricostruito.

2010 – Il progetto prende vita nella piccola sala prove nell’area industriale di Montebello della Battaglia, nei pressi di Voghera (PV). La formazione, inizialmente composta solamente da Guido Chiereghin (voce / chitarra) e Stefano Magrassi (basso), inizia a lavorare sulle prime idee; da lì a poco, interessati alla particolarità delle prime bozze dei brani, Gregorio Labbozzetta (batteria) e Matteo Noli (chitarra solista), entrano a fare parte attivamente alla stesura del primo EP, “White Oblivion”, un primo esperimento di fusione di distanti approcci musicali.2012 – Durante la fase di chiusura delle registrazioni dell’EP, Matteo Noli lascia improvvisamente la band per motivi personali. In quel momento il chitarrista turnista Dario Chiereghin (Mortuary Drape) subentra come chitarra solista ed in poco meno di una settimana, impara, modifica e registra tutti gli assoli dei brani presenti nell’EP dando al lavoro un’ulteriore sfaccettatura fino a quel momento non ancora concepita.

2015 – Alla vigilia delle preregistrazioni del primo full-length, lavoro concettualmente distante dal precedente esperimento, Gregorio Labbozzetta lascia la band per motivi professionali. Dopo più di un anno trascorso in assenza di un batterista, la band rimane fuori dalle scene continuando a lavorare sugli ultimi riff ed arrangiamenti dei brani presenti in “Pure”.

2017 – Dopo diverse audizioni, entra in scena il batterista Luca Marini (Black Therapy), batterista professionista romano di adozione Legnanese, il quale In poco più di sei mesi assimila, modifica e perfeziona sette delle nove tracce contenute in “Pure”, aggiungendo ancora più personalità al progetto. La formazione della band torna al completo e la base si sposta nell’hinterland milanese.

2019 – Dopo un paio d’anni trascorsi a lavorare tra studi e sala prove, la band chiude il cerchio in settembre: l’album “Pure”, totalmente autoprodotto, viene pubblicato e distribuito via Revalve Records dal 7 febbraio 2020.—