05/07/2014
ore 19,00
Armunia
Piazza della Vittoria 1
Castello Pasquini
Castiglioncello
In questo concerto per Lev Theremin la respirazione definisce la grammatica di un linguaggio coreografico-musicale dove sono riuniti diversi elementi: ritmo, incorporeità dei segnali, vibratilità dei materiali, trasmissione a distanza, rapporto corpo/suono. Allo stesso tempo l’attività pneumatica è oggetto di manipolazione e falsificazione, campo di contesa tra libertà e costrizione, discrimine tra gioco e prevaricazione: facendo dell’esecuzione un esperimento pavloviano dove non si sa chi sia il cane e chi lo scienziato.
Tutta la composizione è dominata da regole: dall’esibizione canora basata su una partitura scritta, dove i suoni prodotti dal danzatore sono catturati ed elaborati dal vivo dal musicista, alla militarizzazione del corpo attraverso l’imposizione di uno schema ritmico al respiro, fino al tema della passione e morte, non rappresentato ma colto come realtà fisica in una zona estrema prossima alla mancata ossigenazione.
All’interno di questa arcata precipitano temi e paradigmi della vita, contraddittoria ed esemplare, del genio sovietico: Theremin attraversa continenti e ideologie, laboratori di fisica e sale da concerto, parte dall’elettricità per arrivare al magnetismo, conosce premiazioni e processi, Alcatraz e la Siberia; scappando, mentendo, tradendo e contraddicendosi sempre, alla fine torna al punto di partenza: dopo un falso decesso, simulato e pubblicizzato dal regime, è protagonista di una morte ignominiosa nel totale anonimato – martire perfetto di un Novecento senza redenzione.
Così l’esecuzione, in entrambe le accezioni del termine, è infine compiuta.