Prendendo spunto dagli scritti di Erik Satie si costruisce uno spettacolo di citazioni, aforismi, battute fulminanti, brani di lettere e, naturalmente, composizioni dell’Autore: una carrellata che, utilizzando la tecnica del burlesque inglese ( in Italia si direbbe “avanspettacolo”), attraversa il clima culturale del periodo a cavallo fra la fine dell’Ottocento ed il primo trentennio del Novecento mettendo in evidenza l’arte singolare del musicista.
Lo spettacolo – su testi elaborati da Fausto Cosentino, che ne cura anche la Regia – si avvale della partecipazione di un attore-cantante – Andrea Benfante , di una cantante-attrice – Anna Giarrocco – e del pianista esecutore e accompagnatore Isaías Flores Lugo.
Erik Satie temperamento fuori dagli schemi, irriverente verso le tradizioni musicali, con le sue composizioni arriva ad intuizioni ardite, anticipando molte caratteristiche delle avanguardie del Novecento.
Agli inizi della sua carriera Erik Satie era, di fatto, un pianista di cabaret e le sue composizioni di quel periodo rappresentano una satira molto forte contro l’accademismo e la cosiddetta musica colta.
Un precursore.
Molti lo hanno definito così.
In effetti chi cerca di rinchiuderlo in una sbrigativa definizione non tiene conto delle innovazioni introdotte nella musica da Satie.
Personaggio leggendario della musica moderna, spirito bizzarro e irriverente, acutissimo, ironico, l’essenza di Satie si avverte nelle sue rapide battute, nei testi marginali, nei biglietti, negli interventi, nei titoli delle sue opere, nella sua corrispondenza e soprattutto nelle istruzioni e indicazioni agli interpreti delle sue composizioni.
Musicisti quali Debussy, Honegger, Milhaud, Poulenc e tanti altri che hanno segnato indelebilmente il primo Novecento – quel periodo ricco di fermenti creativi e culturali che rivoluzionerà per sempre il mondo dell’Arte – erano amici di Satie e lo consideravano loro ispiratore.
La sua collaborazione con Jean Cocteau, ha prodotto il rivoluzionario e “scandaloso” balletto “Parade” , scene e costumi di Picasso, coreografia di Léonide Massine per i Ballets Russes di Sergej Diaghilev.
Per primo, nella storia della musica e del cinema, Satie ha composto una colonna sonora originale per il film ”Entr’acte” di René Clair.